EMOTIVO: molto importante, soprattutto in questo periodo, per via
dello stato emozionale che viviamo, prevalentemente improntato sulla paura e
sull’ insicurezza sanitaria, economica e sociale. Partire focalizzandoci sulla
propria situazione emotiva ci permette di agire sulle leve motivazionali
considerando che il nostro comportamento alimentare è in prevalenza determinato
da come stiamo mentalmente.
METABOLICO E NUTRIZIONALE: un aspetto più pratico e tecnico ma che se preso da solo può non essere sufficiente.
Questo è un momento importante, dove quello che dobbiamo cercare di percepire è un’opportunità
per migliorare la nostra consapevolezza alimentare piuttosto che vedere la
situazione come un ostacolo o addirittura una condanna. Provare gratitudine per
tutto ciò che siamo e abbiamo è un
passaggio fondamentale per stare meglio. Scrissi, sempre qui sul blog, agli
inizi della pandemia, un interessante articolo https://paoloderocco.blogspot.com/2020/03/il-periodo-migliore-per-essere-se.html.
Un articolo sulla consapevolezza. Ed un altro https://paoloderocco.blogspot.com/2020/03/i-7-passi-della-routine-del-benessere.html,
questo più pratico, che attraverso delle azioni da compiere di mattina, possiamo
migliorare il nostro stato emotivo, il comportamento alimentare ed il
metabolismo.
Qual è il messaggio, più o meno esplicito, di questi
precedenti articoli? Questo è un periodo in cui possiamo ritagliarci il tempo
necessario per mangiare consapevolmente. Le opportunità ci sono se colte
bene:
- Mangiare lentamente.
- Programmare meglio la spesa ed i
pasti.
- Più tempo da dedicare alla
cottura degli alimenti ( ci sono molti studi che hanno, negli anni, correlato il tempo dedicato
alla preparazione dei pasti con il decremento del rischio di obesità, invece
cibi che non richiedono preparazioni, cibi precotti o pronti al consumo, la incrementano
in quanto di solito sono meno genuini e più calorici). - Ritualizzare il momento del pasto.
- Essere presenti.
- Distrarsi dai pensieri mentre mangiamo.
Diventa, dunque, importante il come ci si siede a
tavola:
- Abbiamo il cellulare con noi?
- Stiamo discutendo con i nostri familiari, stiamo pensando a come evolverà la situazione sanitaria, economica, sociale ecc..?
- Ci lasciamo pervadere da un senso di abbandono, di sfiducia e sconforto?
- Abbiamo il cellulare con noi?
- Stiamo discutendo con i nostri familiari, stiamo pensando a come evolverà la situazione sanitaria, economica, sociale ecc..?
- Ci lasciamo pervadere da un senso di abbandono, di sfiducia e sconforto?
Queste sono condizioni di estrema importanza, dobbiamo fare
in modo che l’atto del mangiare sia puro e per farlo abbiamo bisogno di presenza
consapevole, di darci delle regole, poche ma valide, tra cui la più importante è
fare un patto con noi stessi ed impedire che tutto ciò succeda quando siamo
seduti a tavola. Per facilitare questo
può essere utili:
- Fare un doccia prima del pasto, soprattutto se ci rendiamo conto che potremmo arrivare con molto rimuginio mentale o con uno stato emozionale negativo.
- Pregare prima di pranzo, perché no.
- Oppure qualche minuto di meditazione in silenzio.
Quello che occorre è creare uno spazio di silenzio che
preceda l’atto del mangiare. La preghiera, ad esempio, che era molto più utilizzata
in tempi ed epoche diverse, può divenire un ottimo momento di meditazione
(ovviamente se fatta con grande spiritualità) per manifestare gratitudine,
essere più presenti nel qui ed ora nei confronti del piatto di pasta, legumi ecc..
che ci stiamo apprestando a mangiare. Ci aiuta a vivere il momento del pasto
con grande presenza e gioia. Il nostro reale nemico, quando ci sediamo a
tavola, non sono la nostra golosità, il nostro non riuscire a metterci a dieta
ma le abitudini che portano a mangiare in maniera meccanica ed inconsapevole.
Abitudini guidate dagli stati emotivi piuttosto che dalla consapevolezza.
- Fare un doccia prima del pasto, soprattutto se ci rendiamo conto che potremmo arrivare con molto rimuginio mentale o con uno stato emozionale negativo.
- Pregare prima di pranzo, perché no.
- Oppure qualche minuto di meditazione in silenzio.
Quello che scrivo non è semplice, diventare consapevoli
significa diventare dei guerrieri che per il proprio bene si autoimpongono
questa essenziale disciplina. Il come
mangio, il quanto ecc.. diventeranno dei dettagli e spesso anche futili perché
a guidare il nostro modo di mangiare non sarà più una regola alimentare con i
grammi, un piano dietetico ecc.. ma i nostri livelli di consapevolezza. Tutto
ciò avrà un potenziale enorme, ci renderà liberi dalle imposizioni esterne.
METABOLICO E NUTRIZIONALE:
Una buona componente del consumo energetico del nostro metabolismo è costituita da tutta
una serie di attività che svolgiamo durante il giorno, fare le scale,
camminare, occuparsi di attività fisiche ma anche mentali. In effetti, gli
studi dimostrano che chi è più magro non è necessariamente chi fa palestra (
questo ci può stare in alcuni casi) ma chi è dinamico, generalmente attivo durante
la giornata, quindi colui che esce, fa la spesa, si sposta a piedi, ha giornate
molto impegnate. Tutto questo è ovvio che ora viene meno e quindi è evidente
che dobbiamo fare i conti con una spesa metabolica più bassa anche se ci stiamo
impegnando a fare esercizio fisico tutti i giorni.
Quindi, la prima conoscenza che ci deve portare ad agire
consapevolmente è questa: il nostro fabbisogno è più basso e dobbiamo mangiare meno. Ma teniamo conto che questo non è tempo di impelagarsi in diete
drastiche ma piuttosto cerchiamo l’equilibrio, che magari non ci farà dimagrire in fretta ma ci garantisce maggior
salute e buonumore.
-
Mangiare meno: Come possiamo mangiare meno? Cosa può
aiutarci? Oltre al concetto esposto precedentemente sulla disciplina della presenza
e della consapevolezza, introducendo più acqua ( almeno 1,5- 2 litri al giorno)
e più fibra almeno 25 gr al giorno (5 porzioni frutta e verdura al giorno).
Altre regole importanti:
-
Variare il più possibile le scelte a
tavola ed evitare la monotonia: in natura non esiste un alimento completo che da solo è in
grado di soddisfare le esigenze nutrizionali e per una corretta nutrizione è
fondamentale non demonizzare alcun alimento ( si rischia di indebolire il
corpo).
-
Fare sempre un buona prima colazione: gli studi hanno dimostrato
ampiamente che il fare o meno colazione, ma anche il come farla (completa ed
abbondante), si ripercuote sulla velocità del metabolismo e anche sul
conseguente rischio di attacco di fame verso pomeriggio e sera.
-
È
importante consumare sempre, e dico sempre, carboidrati a pranzo, meglio integrali, è opportuno consumare tutti i giorni un primo
a base di riso, legumi, farro, pasta meglio integrale ecc..
-
Mangiare pesce, per il suo apporto in omega 3,
almeno 2- 3 volte a settimana
-
Bere acque con residuo fisso medio tra
50 e 550 piuttosto
che quelle minimamente mineralizzate con valori inferiori uguali a 50 perché
abbiamo bisogno per il sistema immunitario di un’acqua che sia anche fonte di
minerali importanti, come bicarbonati, magnesio, calcio. Ovviamente il consiglio
specifico del tipo di acqua può variare a seconda della presenza di patologie
come ad esempio quelle renali.
-
Ridurre la carne rossa, meglio consumare la carne bianca.
-
Ultimo
ma non per importanza, è la corretta assunzione del principale nutrimento per
il corpo, l’ossigeno. Assumere
almeno 250-300 litri di ossigeno al giorno. Come? Qui bisognerebbe fare un'altra
articolo sulle tecniche di respirazione che acquietano l’anima ma soprattutto
stimolano le difese immunitarie come nessun altro mezzo. La respirazione
diaframmatica crea una profonda depressione addominale che smuove la linfa del
sistema immunitario e con essa si attivano le difese immunitarie. Per il
momento vi consiglio di arieggiare spesso la casa, trascorrere un po’ di tempo
in giardino, sul balcone o in cortile anche per esporsi al sole e sintetizzare
vitamina D.
Dott. Paolo De Rocco
Lifestylecoach e
Nutrizionista
Nessun commento:
Posta un commento