giovedì 5 giugno 2014

DIETA E STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA

Ho raccolto qui di seguito le ultime news dalla scienza della nutrizione.
I prodotti alimentari consigliati per i pazienti con NAFLD dovrebbero essere a basso contenuto di acidi grassi saturi. Si consiglia di eliminare le bibite ad alto contenuto di fruttosio. La carne deve essere a basso contenuto di grassi. Le carni consigliate sono la carne bianca, mentre la rossa andrebbe consumata di tanto in tanto. Il cibo deve essere bollito, al vapore o al forno e senza grassi aggiunti. La frittura dovrebbe essere evitata. Il cibo fritto è difficile da digerire e il contenuto calorico è notevolmente superiore a quello dei cibi al vapore o bolliti. Dovrebbe essere escluso il fast food. Le noci sono raccomandate per i pazienti con NAFLD. Esse sono ricche di acidi grassi α-linolenico. Il consumo di 30 g di noci al giorno provoca una diminuzione dei livelli di colesterolo totale e LDL. La dieta deve essere ricca di frutta e verdura, che sono buone fonti di vitamine antiossidanti (β-carotene, vitamine C ed E). Buone fonti di vitamina C sono il ribes nero (182,6 mg/100 g di prodotto), foglie di prezzemolo (177 mg/100 g), peperoni rossi (144 mg/100 g) e rafano (114 mg/100 g). I prodotti alimentari ricchi di β-carotene sono: carote (9938 μg/100 g), albicocca secca (7842 μg/100 g), foglie di prezzemolo (5410 μg/100 g) e le foglie di cipolla (3400 μg/100 g). Buone fonti di vitamina E sono gli oli vegetali, olio di semi di girasole in particolare (46,71 mg/100 g), margarine fortificate (27,72 mg/100 g) e germe di grano (15.10 mg/100 g). Un frutto consigliato nella dieta dei pazienti con NAFLD è l’ aronia, va bene anche in succhi e conserve. L’ aronia è caratterizzata da un più elevato potenziale antiossidante rispetto ad altri frutti. L’ aronia contiene polifenoli e soprattutto elevate quantità di proantocianidine ed antociani. Il succo di aronia inibisce l'ossidazione delle LDL e riduce al minimo gli effetti negativi di assunzione di fruttosio. L’estratto Aronia contrasta l’ ipertrigliceridemia indotta da fruttosio e diminuisce il peso corporeo.
Fonti bibliografiche:
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